Il giorno fissato per la laurea, il laureando, accompagnato dai dottori collegiali, andava in chiesa, dove faceva professione di fede innanzi al parroco. Il giorno seguente, al suono delle campane, il candidato veniva accompagnato dai dottori collegiali nella Rocca e qui, in una sala destinata, si discuteva la laurea.
Si procedeva allo scrutinio fra i signori collegiali, quindi il bidello apriva la porta e introduceva nella sala del trono dove il Marchese lo proclamava dottore. Le spese che doveva sostenere il candidato erano di poche lire di Genova, ma doveva disporre di almeno 40 paia di guanti dei più fini: due paia andavano al Signore del Castello, un paio al Marchesino, 30 paia alla corte, 6 paia ai dottori e un paio al bidello.
